Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza

ISTRUZIONE E RICERCA

30,88 miliardi di euro per la scuola!

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è suddiviso in 6 missioni a loro volta articolate in “componenti” e, per la scuola, dalla pagina 226 propone la specifica “missione 4” (ISTRUZIONE E RICERCA) che prevede un totale di 30,88 miliardi di euro di investimenti (di cui 19,44 MLD per il potenziamento dei servizi di istruzione e 11,44 MLD per investimenti sul collegamento tra ricerca e impresa) ed – nel complesso – è articolata in due macro Obiettivi generali

  1. Colmare in misura significativa le carenze strutturali, quantitative e qualitative, che oggi caratterizzano l’offerta di servizi di istruzione, educazione e formazione nel nostro Paese.
  2. Rafforzare i sistemi di ricerca e la loro interazione con il mondo delle imprese e delle istituzioni. 

Le due componenti della Missione 4 sono: 

  1. la componente M4_C1 – relativa al POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA DEI SERVIZI DI ISTRUZIONE: DAGLI ASILI NIDO ALLE UNIVERSITÀ con un totale di stanziamenti di 19,44 miliardi di euro 
  2. La componente M4_C2 per la ricerca (M4C2 – DALLA RICERCA ALL’IMPRESA) per un totale di 11,44 miliardi di euro. 

<<La Missione 4 >> – nel complesso – << mira a rafforzare le condizioni per lo sviluppo di un’economia ad alta intensità di conoscenza, di competitività e di resilienza, partendo dal riconoscimento delle criticità del nostro sistema di istruzione, formazione e ricerca:

  1. Carenze strutturali nell’offerta di servizi di educazione e istruzione primarie.
  2. Gap nelle competenze di base, alto tasso di abbandono scolastico e divari territoriali.
  3. Bassa percentuale di adulti con un titolo di studio terziario.
  4. Skills “mismatch” tra istruzione e domanda di lavoro.
  5. Basso livello di spesa in R&S (ricerca e sviluppo).
  6. Basso numero di ricercatori e perdita di talenti.
  7. Ridotta domanda di innovazione.
  8. Limitata integrazione dei risultati della ricerca nel sistema produttivo>>.

E ancora:

<< … Per affrontare e risolvere queste criticità – che vedono il nostro Paese penalizzato rispetto al benchmark europeo sia per l’abbandono anticipato dello studio sia per il mismatch tra domanda e offerta di lavoro – occorre agire lungo tutto il percorso di istruzione: dalla scuola primaria all’università>>. 

Da un lato, occorre arricchire la scuola obbligatoria e media superiore con l’insegnamento delle abilità fondamentali e delle conoscenze applicative coerenti con le sfide che la modernità pone.

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